Iván Ariel FRESIA SDB – NUOVO MEMBRO ASSOCIATO DELL’ISTITUTO STORICO SALESIANO – ISS
Dopo aver sentito il parere del Gruppo stabile dell’ISS e avuto il consenso del Rettor Maggiore, don Angel Fernández Artime (art. 20 del Regolamento), il Vicario del Rettor Maggiore, don Francesco Cereda, ha decretato, il 1 ° maggio 2018, la nomina del signore Iván Ariel FRESIA SDB come Membro Associato dell’Istituto Storico Salesiano. Egli dovrà ora concordare il campo specifico delle ricerche con la direzione dell’ISS (art. 18,b). È stabilito che Egli rimane nella sua Ispettoria.







Pietro Braido: Per una storia dell’educazione giovanile nell’oratorio dell’Italia contemporanea

I saggi di Braido qui proposti rappresentano un’occasione propizia per riportare l’attenzione sull’importanza di un sempre più rigoroso prosieguo degli studi sull’oratorio. I contributi offerti dall’autore delineano una panoramica assai interessante circa l’esperienza dei Salesiani, la cui opera oratoriana è ricostruita attraverso lo spoglio di fonti a stampa, come il “Bollettino Salesiano” e altre pubblicazioni, e di un corposo materiale archivistico, che spazia dalle deliberazioni dei Capitoli generali della congregazione agli atti del suo Capitolo superiore, dagli interventi dei rettori maggiori e dei loro più stretti collaboratori ai voti espressi da quei convegni di pastorale giovanile che, celebrati all’interno o all’esterno della comunità dei figli di don Bosco, ebbero un’incidenza sui loro oratori.
L’intento di Braido è quello di far emergere “l’immagine” di oratorio che i vertici della congregazione vollero definire e diffondere tra i loro confratelli, analizzando la sua evoluzione all’interno delle vicende della stessa congregazione e del cattolicesimo dell’Italia contemporanea. Tale evoluzione si presta ad essere interpretata anche nel quadro della più generale storia dell’universo giovanile novecentesco, sul quale i seguaci di don Bosco ebbero una larga influenza. Per questo, il saggio che introduce il volume integra la ricostruzione presentata da Braido non solo con i risultati di altre ricerche storico-educative, ma anche con il portato di alcuni dei più rilevanti studi inerenti alla storia sociale dei giovani.
Sulla base di quanto documentato da Braido, non è possibile valutare se la “rivoluzione oratoriana” di fine secolo, e cioè l’assunzione dello stile educativo dell’oratorio come paradigma fondamentale di ogni istituzione della congregazione, abbia concorso o meno ad un potenziamento della sua opera strettamente oratoriana. È certo, però, che proprio la riflessione intorno all’oratorio, capace di rimanere sostanzialmente fedele all’eredità donboschiana e, allo stesso tempo, di adattarsi al mutare dei tempi, abbia contribuito in maniera non secondaria a mantenere viva, fino ai giorni nostri, l’attenzione dei Salesiani nei confronti del mondo giovanile. (Paolo Alfieri)







Atti del Congresso Internazionale su “Don Rua nella storia”
È uscito in questi giorni il volume “Don Michele Rua nella storia” il 27° libro pubblicato dalla LAS per la collana “Studi”, curata dall’Istituto Storico Salesiano. Il testo, in lingua italiana, è a cura del prof. Francesco Motto e raccoglie i numerosissimi contributi di studio presentati nel corso del Congresso Internazionale di studi su Don Rua svoltosi al Salesianum di Roma nell’ottobre 2010, a chiusura delle manifestazioni culturali per il centenario della sua morte.
Lungo le 850 pagine del volume si tratteggia la figura morale e spirituale di don Rua, la sua lunga collaborazione e la sua profonda consonanza di spirito con don Bosco, le sue iniziative e i criteri di azione, il coraggio lungimirante, la modalità di governo e quella di animatore spirituale-educativo di due congregazioni religiose che da Rettor Maggiore ha portato ad un’impressionante diffusione internazionale. Ne esce un ritratto a tutto tondo del personaggio, in buona parte nuovo, ben incastonato non solo nella storia della Famiglia salesiana (nei rapporti con Salesiani, Figlie di Maria Ausiliatrice e Cooperatori) ma anche nel contesto nazionale e internazionale in cui ha vissuto e nelle complesse situazioni in cui ha operato.
Nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia è significativo anche presentare la figura di un Italiano come il beato Don Rua, il quale, se non ha “fatto l’Italia”, “ha però fatto gli Italiani”, tanto entro i confini nazionali che all’estero, curando e sviluppando quella peculiare eredità storico-pedagogico-spirituale di Don Bosco, che per oltre un secolo è stata viva e vivace e che oggi ancora risulta, per tanti aspetti, attuale.
Il nuovo testo trova la sua adeguata collocazione nella collana “Studi” dell’Istituto Storico Salesiano (ISS) accanto al volume “Don Michele Rua primo successore di Don Bosco. Tratti di personalità, governo e opere (1888-1910)”, curato da sr. Grazia Loparco e don Stanislaw Zimniak, (ACSSA – Studi, 4, Roma, Las 2010). Il testo raccoglie gli Atti del V Convegno Internazionale di Storia dell’Opera Salesiana, svoltosi a Torino nell’ottobre 2009 ad apertura dell’anno dedicato a Don Rua.
tratto da info ans e pubblicato il 03/10/2011






