II Incontro degli archivisti e dei redattori della cronaca delle case salesiane

24 gennaio 2011 – Don Marcelo Farfán, Ispettore Ecuador, don Pedro Creamer, Direttore dell’Archivio Storico, e 25 redattori della cronaca delle case salesiane del paese
Continua, secondo la tradizione salesiana, la redazione della cronaca della casa. Questa pratica, che ha vissuto momenti di maggiore o minore diffusione, è stata avviata già ai tempi di Don Bosco ed ha lo scopo di documentare il cammino e le attività che le opere conducono. Importante fonte per gli storici, diviene ora oggetto di attenzione specifica, attraverso seminari come quello realizzato nell’Ispettoria dell’Ecuador.
Senza passato non c’è futuro, senza documenti non c’è storia. Queste convinzioni, ormai diffuse nella Congregazione salesiana, grazie anche al lavoro dell’Istituto Storico Salesiano (ISS) e dell’Associazione dei Cultori di Storia Salesiana (ACSSA), hanno motivato i lavori del II incontro degli archivisti e dei redattori del diario delle case salesiane dell’Ecuador, svoltosi lunedì 24 gennaio, presso la Casa Ispettoriale di Quito.
All’evento hanno partecipato don Marcelo Farfán, Ispettore, don Pedro Creamer, Direttore dell’Archivio Storico, e 25 redattori della cronaca delle case salesiane del paese.
Scopo della riunione è stato valutare l’esito degli impegni assunti lo scorso anno e programmare le nuove attività. Sono stati messi in luce in primo luogo i risultati conseguiti, come la raccolta di molti documenti, il supporto all’organizzazione degli archivi e la generale disponibilità per la redazione delle cronache; mentre tra le difficoltà si è evidenziata la mancanza di spazi adeguati per l’archiviazione, il poco tempo disponibile per questa attività da parte degli incaricati e la mancanza di personale adeguato.
Tra le priorità del 2011, invece, sono stati segnalati il conseguimento di un’adeguata organizzazione dell’archivio delle case, una elaborazione della cronaca maggiormente puntuale e l’invio a Roma dei documenti annuali riepilogativi. Per realizzare tutto ciò, e in considerazione delle difficoltà incontrate, i presenti hanno indicato alcune buone pratiche da perseguire: richiedere la collaborazione della comunità, rendere consapevoli dell’importanza di una memoria storica, organizzare delle équipe apposite e redigere i testi a scadenze fisse.
I presenti si sono confrontati anche sull’idea di sviluppare una guida per l’elaborazione delle Lettere mortuarie e sulle modalità per mantenere gli archivi facilmente consultabili, così da fornire al Direttore della casa tutte le informazioni storiche e biografiche di cui può aver bisogno.
La giornata si è conclusa con una relazione sul Congresso Internazionale “Don Rua nella storia” svoltosi lo scorso ottobre a Roma, presentata da don Juan Bottasso e don Jorge Molina.
tratto da infoans e pubblicato il 26/01/2011






